Good News per i lettori. O no?

topo di bibliotecaE così un articolo collegato alla Legge di Stabilità sembra pensare anche a noi topi di biblioteca: la nuova norma, infatti, prevede dal prossimo triennio la detrazione fiscale del 19% delle spese documentate sostenute nell’anno solare per l’acquisto di libri, purché dotati di ISBN. Non solo per i libri di scuola: il tetto massimo detraibile è di duemila euro, mille destinate ai libri di testo (scuola o università), mille per gli altri libri.

Un segnale positivo per la promozione del libro in un Paese di non-lettori, in cui il mercato librario va sempre peggio (secondo i dati Nielsen, si parla di un calo del 14% negli ultimi due anni), purtroppo però c’è una postilla: la norma vale solo per i libri cartacei, sono esclusi tutti gli e-book. Quindi, è tagliata fuori l’unica fetta di mercato in promettente espansione, espansione certo molto più lenta in Italia che nel resto del mondo, ma che ha visto in ogni caso crescere i lettori digitali del 45,5% dal 2011 al 2012. Alla fine di dicembre 2011 il mercato contava 19.884 titoli, a giugno 2012 erano diventati 31.615 e a settembre sono passati a 37.662.

Una mazzata che si aggiunge al già alto prezzo degli e-book: personalmente possiedo un Ipad, e trovo veramente eccessivo che sullo store on line l’ultimo libro di Camilleri costi ben 8,99 euro… cioè soli 4 euro in meno rispetto al libro di carta!!! Colpa anche dell’IVA sugli e-book, pari al 22% contro il 4% dei libri di carta, e qui la colpa non è solo del nostro Paese: a inizio anno, infatti, Francia e Lussemburgo sono state deferite dalla Corte di Giustizia dell’UE per aver ridotto l’IVA sugli e-book. Motivo? Una decisione del genere altererebbe le regole della concorrenza all’interno dell’Unione, visto che il consumatore digitale può scegliere il Paese in cui comprare il proprio libro e avvantaggiarsi di un’eventuale differenza delle aliquote (tra l’altro punto del tutto opinabile visto che in realtà esistono delle sovrattasse per le transazioni inter-Country…)

Decisioni quasi suicide… vedremo se almeno la concorrenza digitale riuscirà a fare la sua parte nel match. Anche se il mondo del libro è un mondo delicato e del tutto particolare: i famosi “forti lettori” continueranno ad esserlo al di là di detrazioni o aliquote, mentre i “non- lettori”, probabilmente, resteranno indifferenti alla querelle…

Un pensiero riguardo “Good News per i lettori. O no?

  1. Bè, dall’alto della mia arretratezza libraria io sarei anche contento 😛 però parlando seriamente, è l’ennesima cosa senza senso, e oltretutto un evidente segno di menefreghismo ecologico, visto che favorire i libri cartacei significa favorire il taglio degli alberi (lo ammetto, gli ebooksono più ecologici, anche se bisogna sempre considerare l’impatto della costruzione dei device, ma obiettivamente credo proprio che i libri di carta andrebbero limitati).

    ps: un’altra cosa, pensa che brutta cosa essere stato un albero, aver guardato il mondo dall’alto in basso, esser divenuto poderoso e nodoso, e poi alla fine diventare un libro di Moccia… terribile…

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