Nochevieja en camino… alcohólico

Del come due oscuri individui silvani partirono per rubare il Sacro Graal e lo scambiarono per una copa de vino rosado

IMG_4649La Svizzera non è solo franchi, cioccolatini e orologi. A volte piovono anche buoni viaggio da mille franchi, e c’è chi corre a spenderli: meta Valencia, per un Capodanno al caldo e lontano da “Ma tu cosa fai a…?”.

Partiamo venerdì 27 dicembre dall’aeroporto di Lugano (perché esiste: ci sono tanti graziosi aeroplanini ad elica, hostess rilassate e solo voli interni), il volo della Swiss Air atterra a Valencia in serata dopo scalo a Zurigo, perdonabile per i cioccolatini avuti in regalo 😉
Valencia è il punto di partenza del Camino de Santiago di Levante, e ce ne accorgiamo subito: incautamente per trovare l’hotel (questo qui) mi fido del tag su Maps, che lo segnalava dalle parti della fermata della verde Marìtim-Serrerìa. Fu così che scendemmo ad una stazione lontana dall’hotel, tra qualche brutto ceffo e molti scricchiolii di valigie, per poi darci alle tapas in una taberna appena di fronte…

Come a Barcellona, conosciamo e usciamo con un sacco di italiani: non in ostello stavolta – quello di Barcellona rimarrà sempre “l’ostello dei destini incrociati”, con incontri casuali di siculi, uno dei quali si rivelerà parente alla lontana di un ragazzo di Viggiù arrivato di lì a poco dal Camino – ma su Couchsurfing.it. Io l’ho scoperto da poco, l’idea èPlaza de l'Ajuntament potente: viaggiare facendosi ospitare e offrendo ospitalità a propria volta… ma ci si contatta anche semplicemente per uscire e scoprire le città, magari in compagnia di gente del posto. Di valenciani però ne abbiamo conosciuto solo uno: Natale e Capodanno sono “feste in famiglia”, gli studenti dalle città universitarie tornano a casa, e non abbiamo avuto grandi contatti. Attivissimi in compenso gli italiani: serate alcoliche assicurate, e il Capodanno lo abbiamo passato a cena con abruzzesi, brindando in Plaza de l’Ayuntamento e tra i locali vari tra Plaza del Tossal e la zona universitaria.
Unica pecca, esserci dimenticate l’uva comprata al Mercado Central, per il rito dell’uva: a Capodanno, allo scoccare di mezzanotte, la tradizione vuole che si mangino 12 chicchi d’uva, uno per ciascun rintocco… e se si riesce a mangiarli tutti entro la fine dei rintocchi, la fortuna per l’anno nuovo è certa 🙂

Di Valencia ho amato molto la varietà dei luoghi: si può visitare tranquillamente in tre giorni, ma prendendosela comoda ci si può sintonizzare sui placidi ritmi valenciani…

Ciudad de las artes y la ciencias

Valencia - Ciudad de las Artes y las cienciasLa Città delle Arti e delle Scienze è una vera e propria “città nella città” in stile contemporaneo; progettata da Santiago Calatrava, è un esempio di “architettura organica” (mi ha ricordato un po’ un Gaudì iper-moderno), che raccoglie 5 diversi edifici dedicati all’arte e alla scienza:  il Palau de les Arts Reina Sofia, l’Hemisferic, l’Umbracle, il Museo delle scienze Principe Felipe, l’Oceanografic. Con un biglietto cumulativo abbastanza salato (25 euro per studenti!) ci siamo visti l’Oceanografic, l’acquario più grande d’Europa – molto bello con grande varietà di ambienti, dalle vasche con la fauna mediterranea, al tunnel di 20 m con gli squali, all’area umida con uccelli e anfibi, al dolphinarium con gli spettacoli – e una proiezione sulle costellazioni del cielo invernale all’Hemisferic,  cinema IMAX con la forma di un gigantesco occhio umano e un suggestivo schermo a cupola stile planetario.
Il valenciano che abbiamo conosciuto ce lo ha presentata come un esempio di speculazione edilizia, a me invece è piaciuta moltissimo, complice l’integrazione delle strutture con aree d’acqua… come delle cupole biomeccaniche che spuntano da Atlantide!!!

Il centro storico

Valencia - Plaza de la VirgenValencia, città fondata nel 138 a.C. dai Romani, ancora mantiene le vestigia delle sue antiche origini: sul luogo dove era stato costruito il Foro oggi sorge la Almoina, museo (gratis la domenica!) dove è possibile percorrere gli scavi della Valentia romana, passeggiando tra il Foro e le antiche terme. Appena dietro le due piazze più importanti e caratteristiche: Plaza de la Virgen e Plaza de la Reina, con il complesso della famosa Cattedrale che si affaccia su entrambe le piazze con un volto diverso (gotico, barocco e romanico); entrando nella Cappella del Sacro Graal è facile incontrare alti prelati o semplici curiosi in contemplazione di quello che si ritiene il calice usato da Gesù nell’Ultima Cena. Immancabile la salita sul Miguelete, il campanile gotico con i suoi 207 gradini, e un’orchata tipica all’Orchateria El Siglo.

Più a Sud troviamo il famoso Mercado Central, tutto in stile modernista, dove abbiamo comprato uva ma anche scovato un’interessante bancValencia - Mercado Centralarella di trappiste belghe, e di fronte la raffinatissima Lonja de la Seda, edificio del XV secolo in stile gotico civile, dove aveva luogo il mercato della seta e che è stato dichiarato patrimonio culturale dell’UNESCO.
Ancora più a sud, la piazza più grande e più frequentata: su Plaza de l’Ajuntamento, cuore pulsante della città, si affacciano il Municipio del XX secolo, ispirato allo stile barocco, e molti pregevoli palazzi. Alle spalle della piazza, la Estacion del Norte in stile modernista, e Plaza de los Toros, nel cui anfiteatro purtroppo ancora oggi si svolgono le corride. Al di là dei luoghi turistici più interessanti, passeggiare nel centro significa imbattersi continuamente in bellissimi palazzi stile liberty, che fanno di Valencia un vero gioiellino aggraziato.

Tra spiagge e giardini

Valencia - Plaza de la MalvarrosaNon si può andare a Valencia senza fare un salto sulla spiaggia de La Malvarrosa: enorme, con sabbia fine, è frequentata anche d’inverno e sul lungomare ci sono diversi ristoranti dove assaggiare la famosa paella valenciana e i locali frequentati d’estate…
Tutto intorno al centro, invece, è bello passeggiare nei Giardini del Turìa, sorti sul letto di un fiume prosciugato: con i loro 9 km, sono un eden per ciclisti e atleti della domenica, ma anche per gli innamorati in cerca di tranquillità.

Il nostro viaggio si conlcude con una gita in giornata ad Alicante, che ammiriamo dal Castillo di Santa Barbara: ¡Hasta pronto Valencia!, chissà, forse ci rivedremo un’estate….

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